“Vai e disegna: tanto lo sappiamo che ti diverti a farlo”.
A quanti Illustratori sarà capitato di udire queste parole.
“Che ci vuole per te? Dieci minuti e sono sicuro che verrà fuori un capolavoro. Poi ti pagherò, intanto divertiti”.
Ben pochi sanno quale preparazione si nasconde dietro la professione dell’illustratore. Essa richiede doti intellettuali, culturali e, ovviamente, tecniche. Ma forse è bene fare un piccolo riepilogo su cosa sia un’illustrazione, tanto per non sbagliare. È una rappresentazione artistica mirata a “riassumere” visivamente (con un’immagine pittorica, un grafito o un fotomontaggio e chi più ne ha più ne metta) un testo scritto o uno slogan pubblicitario. In parole povere un illustratore deve avere la capacità di sintetizzare visivamente, scattare una istantanea e fissarla nella mente, per poi realizzarla con la tecnica che ritiene più opportuna.
Una cosa da niente dunque, no?
Dieci minuti.
Tale professione è maggiormente diffusa in editoria, utilizzata per narrare visivamente storie e racconti di narrativa e non. Le copertine stesse dei libri sono dei veri e propri capolavori illustrati. A questo punto è impossibile non riflettere su quale preparazione debba avere un illustratore. La sua mente deve essere elastica, pronta ad adattarsi a qualunque genere narrativo e/o pubblicitario; deve conoscere in modo eccellente tutte le tecniche d’esecuzione (fatta eccezione dell’olio in quanto scarsamente utilizzata visti i lunghi tempi di attesa per l’asciugatura del colore), dalla computer graphic alla pittura tradizionale, in modo tale da immaginare fin dal primo brief quale approccio sia il più adatto in quel determinato caso (le abilità pittoriche dell’illustratore sono le più svariate e dipendono anche dal tipo di scuola su cui si è formato); deve saper realizzare in scioltezza i più disparati soggetti, dalla figura umana alle ambientazioni, dagli animali agli oggetti. All inclusive.
La prossima volta che vi capiterà di trattare con un illustratore, dunque, considerate bene quale professionalità vi sia dietro questi Artisti.
Pronti a divertirsi, sì. Ma per Professione.
Fabio delle Fratte
