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Il Giocoliere, il terzo video del progetto musicale Belle Époque

Terzo appuntamento questa settimana con Belle Époque, ed il nuovo video estratto dal nuovo progetto musicale e visivo di Emanuele Scataglini: parliamo in questo caso de Il Giocoliere.

LA TRAMA

Emanuele Scataglini ha immaginato di essere un cittadino di Parigi, Messieur Arnould Vanvitell: una sera entra all’Unicorne, un locale di Montmartre e si innamora della ballerina Sophie; assiste allo spettacolo del Grande Rastelli, vede le opere dei grandi, si perde nel vino e nel gioco. La Ville Lumiere lo consuma e al contempo lo fa sentire vivo.

ALCUNE DOMANDE AI PROTAGONISTI:

MITIA MACCAFERRI:

- Mitia in questo brano canti veramente come se fossi ad un cabaret è un genere di spettacolo che frequenti o hai cercato una qualche ispirazione?

Ad essere sincero no non è un tipo di spettacolo che frequento, sicuramente però nel mio bagaglio di percorso di studi musicale porto anche una piccola parte relativa ad un mondo più teatrale e cabarettista di concepire uno spettacolo, è stata comunque un mettersi alla prova, diciamo quasi una sorta di sfida venendo da un mondo completamente diverso, sfida che ho accettato e affrontato con entusiasmo, è sempre bello potersi mettere in gioco in qualcosa che non siamo abituati a fare e devo dire che il risultato finale mi soddisfa al quanto. L’ispirazione l’ho trovata grazie ovviamente alle spiegazioni di Emanuele che con perizia mi ha descritto l’immagine che doveva creare nell’ascoltatore questo brano, perciò non è stato poi così difficile immedesimarsi per arrivare a creare l’atmosfera giusta, è stato bello, divertente e un modo per fare tesoro di un’altra esperienza musicale che sicuramente metterò nel mio bagaglio professionale !

ANDREA BRUNETTO:

- Andrea, Rastelli è per il mondo della giocoleria un mito come hai appreso la notizia da Emanuele che dovevi rappresentarlo? La canzone parla della differenza tra l'arte e la vita tu che idea hai in proposito?

Rastelli è un maestro, quando ho saputo che avrei dovuto rappresentarlo mi sono sentito lusingato e certamente anche non all'altezza del compito.

Va anche precisato che la giocoleria, come ogni arte, evolve continuamente: la musica e la danza si discostano parecchio da quelle che erano all'epoca, così anche il circo. Per questo ho cercato e studiato uno stile di giocoleria retrò che potesse ricordare quello dell'epoca e le tendenze di quegli anni. Trovo che sia una tematica molto interessante, effettivamente per un artista è facile mischiare la propria vita con l'arte e penso che a piccole gocce questo faccia bene.

La vita personale nutre l'artista in scena, la maturità lo porta a scrivere spettacoli più interessanti. Si percepisce quando un attore è "vuoto" sulla scena e quando invece ha un suo background, un suo vissuto, quando ha provato o conosciuto delle vere emozioni. In modo simile ma diverso l'arte ci nutre nella nostra vita personale: giostrare tanti impegni quanti gli oggetti in aria, creare contatto con le persone e accettare che, proprio come sul palco, anche nella vita non può andare tutto bene e bisogna improvvisare.

Detto questo concordo con il testo della canzone di Emanuele nel dire che la vita non è uno spettacolo.

FLAVIO SCOTOLATI [Tecnico del suono]:

- Flavio come è stato questo viaggio nel suono della Belle Époque? 

È stato interessante e sicuramente un territorio non usuale in cui avventurarsi. Nel curare il mix ho cercato di immergermi in quel mondo e collocare ogni personaggio nel suo spazio fisico. Ogni riverbero è pensato in base alla storia che viene raccontata. Con Emanuele abbiamo scelto di mantenere per quasi tutto il disco una dimensione di cabaret e musica dal vivo, perciò ho utilizzato riverberi di locali e club, o mirato a evocare un grande tendone come nel caso de "Il Giocoliere", fino ad arrivare a portare l'orecchio in spazi lontani e indefiniti nei brani più sognanti.

HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO

Gabriella Favaro, Simona Daniele, Mitia Maccaferri, Renato Spadari, Marta Pistocchi, Stefano Sergeant, Valentina Sgarbossa, Barbara Rosenberg, Andrea Brunetto, Erica Meucci, Andrea Ferrari, Alice Brizzi, Gabriele Reboni.