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Gateway Experience, gli esperimenti della CIA sulla visione remota

Lo sapevate che la CIA (l'agenzia di Intelligence statunitense) negli anni '80 studiò la tecnica della Gateway Experience, una pratica che consente di alterare la coscienza per sfuggire alle regole spazio-temporali?

Non è fantascienza, ma la realtà ed il programma aveva degli step precisi con un sistema di allenamento il cui scopo era produrre onde cerebrali in grado di alterare la coscienza per sfuggire alle restrizioni del tempo e dello spazio. Uno stato di alterazione che si verifica in alcune persone particolarmente predisposte, che durante le fasi del sonno riescono a fuoriuscire dal proprio corpo per vivere un'esperienza extrasensoriale.

La CIA, ai tempi, si era interessata a tanti tipi di ricerca sulla psiche umana, compresa la teoria e le applicazioni della visione remota, che si verifica quando qualcuno riesce a prevedere eventi reali a distanza con solo il potere della mente. Si pensi ad esempio agli studi condotti su Uri Geller, che negli anni '70 spopolava nelle trasmissioni televisive di mezzo mondo piegando oggetti e leggendo carte celate. Ma anni dopo, svelati i suoi trucchi, venne relegato al "rango" di semplice illusionista. Per alcuni un vero e proprio mistificatore.

Ma tornando alla CIA, i documenti in questione sono stati declassificati e resi noti nei primi anni del nuovo millennio. Rivelando cose interessanti sugli esperimenti condotti.

ALCUNI DEI FATTI E DEGLI STUDI SULLA GATEWAY EXPERIENCE

Nel 1983, infatti, il tenente colonello Wayne M. McDonnell venne incaricato dal Dipartimento della Difesa Statunitense di studiare ed approfondire la Gateway Experience, e le esperienze extracorporee, attraverso un approccio scientifico e razionale, discernendo la sua indagine da discipline come l'esoterismo e l'occultismo. Distinguendo il Gateway da altre forme di alterazione della mente, come quelle raggiungibili attraverso l'ipnosi o la meditazione.

Ad approfondire la materia a partire dagli anni '50 fu, invece, Robert Monroe, un produttore radiofonico, che studiando alcuni pattern sonori comprese che possono avere effetto sulla coscienza e sollecitare determinate capacità umane. Proprio durante questi studi sulle onde sonore, Monroe si imbatté in uno strano fenomeno: riuscì a vivere una esperienza extracorporea, dopo l'esposizione ad alcune frequenze.

Questo stato della coscienza venne definito dallo stesso Robert Monroe Hemi-Sync, una sincronizzazione dei due emisferi cerebrali che consentirebbe alla coscienza di raggiungere uno stato di trance e di fuoriuscire dal corpo. Proprio per stimolare questa sincronizzazione degli emisferi celebrali, lo studioso decise di realizzare delle particolari audiocassette in grado di replicare queste frequenze, per agevolare la conseguente esperienza extracorporea.