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Everything, e l'”umanità” dei Soulspirya [Recensione]

Creano disorientamento emotivo i Soulspirya, la gothic band che celebra a pieno la forma di un genere di musica - fuori da ogni schema - che somiglia più ad un modus vivendi, piuttosto che ad un cliché interpretativo tout-court.

Perché la rabbia dei Soulspirya è cosa vera, così come la loro denuncia del "sistema". Genuina e sincera, la loro musica è graffiante melodia in apertura con il "wave" distonico più contemporaneo.

Dunque... nulla risulta scontato, in un album che è arte del contrasto... Sì è repressi ma si desidera essere liberi... Il sistema ci schiaccia, ma possiamo ribellarci, questo è il messaggio. Più prepotente in un vortice musicale come Hypnotic, più decisamente fluido in Everything. Una fluidità, che ci fa pensare alla concezione di società fluida di Zygmunt Bauman.

Non ha caso i Soulspirya, ci parlano della contemporaneità con la stessa lucidità che potrebbe avere un sociologo. Perché la loro musica è un'analisi profonda del mondo globalizzato... da cui emergono a volte un vuoto desolante, a volte la speranza... così come in Everything, dove la via d'uscita esiste.

Everything è, infatti, il racconto delle nostre ansie, delle nostre frustrazioni che ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi. Spesso sono proprio le nostre insicurezze a tenerci imprigionati, mentre i nostri sogni sfuggono. Si dissolvono nella "liquidità" e nella evanescenza dell'attuale società e della modernità.

La voce dei Soulspirya è un'invito, la band ci dice espressamente: "Slega le tue catene! Prendi consapevolezza della tua forza, renditi libero e fuggi in direzione della luce!".

Un messaggio forte e di speranza di cui abbiamo davvero bisogno, oggi...

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