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VOYAGER GOLDEN RECORD, la musica per gli alieni è tutta qui

In occasione del quarantesimo anniversario, che cadrà il prossimo anno, del lancio delle sonde Voyager 1 e 2, la casa di produzione Ozma Records sta promuovendo su Kickstarter la realizzazione di un box con il contenuto della registrazione del Voyager Golden Record.

Il box comprende tre dischi con le track contenute nella registrazione spedita nello spazio.

Le due sonde sono due degli oggetti artificiali che attualmente sono più lontani dalla terra, e viaggiano ad una velocità di 35.000 miglia all’ora.

Il promotore di questa registrazione è stato Carl Sagan, uno degli astrofisici e divulgatori scientifici più famosi della storia.

La NASA ad oggi non ha mai rilasciato alcuna copia fisica della registrazione, mandata in modalità simbolica per mettere in luce le caratteristiche e le culture della nostra specie ad eventuali “vicini” extraterrestri.

Il progetto è partito sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter, e si possono donare dai 10 ad oltre 500 dollari (ricevendo svariate copie della registrazione).

Il formato comprende 3 dischi e una serie di immagini e testi sulla realizzazione delle sonde e della Golden Record; una parte dei fondi sarà destinata anche al Carl Sagan Institute della Cornell University. Lo stesso Sagan, nonostante fosse il principale promotore della Golden Record, non riuscì ad avere una copia della registrazione, che gli fu negata dall’agenzia spaziale statunitense. A bloccare la diffusione di copie fu lo stesso amministratore della NASA, Robert A. Frosch, che si scusò con Sagan per il mancato permesso, ma lo ringraziò calorosamente per il contributo alla missione.

Il box della Ozma Record avrà un prezzo di 98$, e donando questa cifra al progetto su Kickstarter si potrà ricevere una copia di questa summa della cultura umana.

I brani all’interno del disco mandato nello spazio vanno da Bach alle musiche etniche degli aborigeni australiani.

Nel disco presente nel Voyager 2 c’è anche un diagramma, presente sulla copertina, che indica alcune caratteristiche della nostra specie: ad esempio, grazie ad uno schema con 14 pulsar, c’è una piccola mappa che indica il nostro Sole.

Le possibilità di intercettare la Golden Record e le sonde sono estremamente remote, tuttavia il progetto su Kickstarter offre la possibilità, almeno a noi umani, di apprezzare il progresso scientifico e la nostra ricchezza culturale.

Gianluigi Marsibilio