INTERVISTE Musica

Ushas: quando il Rock si fa mistico e potente

Una rock band a metà strada tra moderna psichedelia e metal

Negli studi di Sogno Ribelle, la trasmissione in onda tutti i martedì alle 21:30 su Litfiba Channel, la web radio ufficiale della notissima band fiorentina, incontriamo gli Ushas, una rock band molto apprezzata nella capitale e che incomincia a farsi conoscere in tutta Italia.

In compagnia dei due speaker Grazia “Dizzy” e Luca “Brado”, scopriamo immediatamente che gli Ushas sono dei ragazzi molto simpatici e “alla mano”, e l’atmosfera diventa da subito molto gioviale, durante un'intervista in cui la band si racconta e ci racconta il loro presente e i progetti futuri.

- Chi sono i componenti della band e quando nasce il progetto Ushas?

La band è composta da Giorgio Lorito alla voce, Filippo Lunardo alla chitarra, Guido Prandi al basso e Giorgio Ottaviani alla batteria. Il progetto Ushas nasce nella seconda metà degli anni ’90, fondato da Filippo Lunardo che è anche il compositore di musiche e testi. Il gruppo ha subìto vari cambi di line up nel corso degli anni, prima di giungere alla formazione attuale: Giorgio (voce), Filippo e Guido suonano assieme da ormai sei anni, mentre la new entry della band è Giorgio Ottaviani alla batteria, che si è unito a noi la scorsa estate e con cui è nato un ottimo feeling musicale e una bella amicizia.

- Quindi gli Ushas sono innanzitutto una band di amici che amano far musica assieme?

Possiamo dire di sì, assolutamente! I nostri gusti musicali sono a volte molto distanti fra loro: ci piace ascoltare molti generi, mantenendo comunque la costante dell’amore per il rock, in tutte le sue sfaccettature. Questo ci permette di apportare alla nostra musica ognuno del suo, arricchendo quindi il nostro rock di sfumature che spaziano dal blues al metal, dal funky alla psichedelia, dall’hard rock al grunge. E, al di là dell’ambito prettamente musicale, ci piace anche vederci non solo in occasione dei concerti, sala prove o studio di registrazione, ma molto spesso per un cinema o una birra. Quindi, sì: gli Ushas sono innanzitutto una band di amici che amano stare assieme, anche per fare musica!

- Da dove nasce il nome Ushas?

Il nome Ushas è quello della dea dell’Aurora nell’antica tradizione religiosa indiana dei Veda, è la figlia del Cielo e Signora della Luce, in essa i sensi non percepiscono limiti netti ed è lei che eleva a coscienza ogni creatura.

- Vi piacciono le filosofie orientali?

Il nome del gruppo è stato scelto dal chitarrista Filippo Lunardo, laureato a La Sapienza in Studi Orientali, che ha abbracciato il Buddhismo indo-tibetano da tempo. In genere, siamo comunque tutti affascinati dalle filosofie orientali, ma non solo: siamo anche degli amanti della letteratura beat americana, uno fra tutti il grande Kerouac. Oppure Bukowski, spaziando anche in altri generi della letteratura americana. E la poesia, con uno sguardo attento al genere giapponese dell’Haiku.

- Qual è stato il vostro percorso nell’ambito musicale fino ad oggi?

Be’, dopo tanti anni possiamo dire che gli Ushas sono essenzialmente una live band: amiamo il contatto con il pubblico, ci siamo fatti le ossa sui palchi di club piccoli e grandi. Abbiamo all'attivo numerosissime esperienze, con concerti memorabili anche in luoghi importanti quali ad esempio il RockVillage, la Casa del Jazz, Stazione Birra o il Jailbreak di Roma, ed anche aperture a grandi artisti come gli Iron Butterfly, Pino Scotto o Maurizio Solieri. Nel 2010 abbiamo vinto il contest per band emergenti Rockin'dipendente a Rieti. Nel luglio 2013 abbiamo anche partecipato al Festival del Litfiba Channel che si è svolto a Sesto Fiorentino. Un percorso che ci ha portati fino alla realizzazione del nostro album “Verso Est” (in cui abbiamo avuto come ospite d'eccezione alla batteria Stefano “Black” Rossi che ringraziamo, in quanto Giorgio Ottaviani non era ancora entrato a far parte della band), uscito il 30 settembre scorso per la Agoge Records e che abbiamo presentato durante il Release Party di qualche giorno fa (il 5 ottobre 2013, n.d.r.) al Jailbreak Live Club di Roma, una serata che si è rivelata un vero successo, con grande partecipazione di pubblico!

- Dove è possibile acquistare il cd?

Il cd Verso Est è distribuito a livello mondiale e avrà la copertura del mercato italiano a cura della Masterpiece Distribution, oltre ad essere presente nei principali Digital Store, come I-Tunes o Spotify.

- Descriveteci brevemente la vostra musica...

Dannatamente Rock! (Risata generale, n.d.r.). In effetti, la nostra musica esprime, nella sua quintessenza, il nostro amore per il viaggio (possibilmente a bordo di una Harley Davidson!), per l’arte, per la filosofia e per la letteratura, come già detto prima, attraverso il suono di un rock potente e senza tempo. L’album, per esempio, è composto da dieci brani che spaziano quindi dal rock con sfumature metal, alla psichedelia con testi ricchi di poesia, viaggi reali ed onirici e misticismo. La voce graffiante di Giorgio, poi, riesce ad arricchire il tutto apportando una nota unica al nostro sound che rimane facilmente impressa all’ascoltatore. Insomma: gli Ushas dovete proprio ascoltarli almeno una volta nella vita!

- Progetti futuri?

In questo periodo sicuramente ci dedicheremo alla promozione dell’album, con concerti previsti in tutta Italia. Il progetto più a breve termine è la realizzazione di un videoclip di uno dei brani del cd. Poi, in primavera, un tour europeo, forse.

- Prossimo appuntamento con gli Ushas, quindi?

Il 29 novembre saremo in scena al Contestaccio di Roma.