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Quarant’anni con Goldrake e Jeeg a Torino

Il giovanissimo Mufant, Museo del fantastico, festeggia i quarant’anni dei due eroi di una generazione

Sabato 28 novembre il Mufant, neonato ma già molto attivo Museo della fantascienza e del fantastico di Torino in via Reiss Romoli 49 bis, propone il suo primo, importante evento dopo l'inaugurazione del 17 ottobre, celebrando i due eroi di una generazione.

Quest'anno si festeggia infatti il quarantesimo compleanno dei due anime giapponesi Goldrake e Jeeg robot d'acciaio, creati da Go Nagai e trasmessi per la prima volta in Giappone appunto nel 1975, aprendo la strada alle storie dei robottoni giganti, in lotta contro nemici provenienti dallo spazio o da passati ritornati in vita, e portatori di un nuovo immaginario che da allora è rimasto nel cuore anche di molti appassionati occidentali.

Due cartoni animati che proponevano un nuovo tipo di storie e contenuti non sempre rassicuranti e politicamente corretti, e che per questo all'epoca furono anche oggetto di censure e polemiche, oggi ormai stemperate dagli anni e dall'avvicendarsi delle generazioni.

Goldrake fu trasmesso dalla Rai a partire dal 1978, Jeeg sulle reti private l'anno successivo, poi per qualche anno sparirono dalla tv, per poi tornare dagli anni Novanta nelle fumetterie come manga e sul mercato dell'home video come vhs prima e dvd dopo.

La giornata di sabato comincia alle 15 e 30, con la presentazione del romanzo Sogni animati, scritto a quattro mani da James Garofalo e Fausto Avaro, appassionati e cosplayer in tema, che raccontano una loro avventura in cui vengono catapultati in un mondo parallelo in cui vivono gli eroi degli anime, Goldrake e Jeeg in testa.

Dalle 16 e 30 verranno proiettati poi due film d'animazione, Il Grande Mazinga, Getta Robot G, UFO Robot Goldrake contro il dragosauro e Jeeg robot contro i mostri di roccia, per rivivere emozioni ancora presenti in molti, che in certi casi hanno ispirato anche creatività, lavori, attività varie. Sempre sabato ci saranno anche la presentazione di un musical ispirato a Sogni animati, la presenza di vari cosplayer a tema e l'esposizione di gadget e giochi ispirati, oltre a quelli della collezione permanente del Mufant.

Insomma, un'occasione per riflettere su passioni, immaginari, generazioni, per scoprire come le cose possono evolvere nel corso degli anni, anche quelle che molti vedevano come insignificanti e che invece sono state importanti, per confrontarsi con un universo, come quello del fantastico, che ha preso piede anche nel nostro Paese e non è più una nicchia per pochi stravaganti.

L'ingresso al pomeriggio di sabato 28 costa cinque euro ed è comprensivo di visita al Museo, per scoprire un percorso unico in Italia che vuole toccare tutti gli aspetti dell'immaginario fantascientifico, fantasy e horror.

Elena Romanello