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Chi era in realtà Lorenzo de’ Medici

Nella Serie TV in onda su RaiUno (e prodotta da LuxVide) I Medici, Lorenzo il Magnifico, interpretato dall'attore Daniel Sharman, appare come un uomo sensibile e vigoroso, nonché di bell'aspetto. Dedito alla politica e finissimo conoscitore di arte e poesia… Ci domandiamo, quindi, se quanto raccontato e romanzato nella fiction rispecchi in verità la figura storica del Medici. Come abbiamo già visto qui, infatti, non poche sono le inesattezze storiche presenti nella serie.

CHI ERA LORENZO

Lorenzo nacque il primo gennaio 1449 a Firenze da Piero de' Medici (figlio di Cosimo, detto il Vecchio che nella prima Serie TV dedicata alla famiglia fiorentina è stato interpretato da Richard Madden) e da Lucrezia Tornabuoni.

Fin bambino fu spinto allo studio delle arti e della letteratura classica coltivando, contemporaneamente, una spiccata vocazione per la politica. Lorenzo fu mecenate di molti artisti e compose, anche, numerosi versi. È sua la famosa poesia Trionfo di Bacco e Arianna, che recita: "Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol essere lieto, sia: di doman non v'è certezza".

"Lorenzo divenne, insieme al fratello minore Giuliano, signore de facto di Firenze dopo la morte del padre Piero. Governò quindi la città dal 1469 fino alla morte avvenuta nel 1492 a causa della gotta.

Nei primi anni di governo (1469-1478), il giovane Lorenzo condusse una politica interna volta a rinforzare da un lato le istituzioni repubblicane in senso filo-mediceo, dall'altro a sopprimere le ribellioni delle città sottoposte a Firenze. Sul fronte della politica estera, invece, Lorenzo manifestò il chiaro disegno di arginare le ambizioni territoriali di Sisto IV, in nome dell'equilibrio della Lega Italica del 1454.

Per questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), durante la quale il fratello Giuliano venne vilmente assassinato. Il fallimento della congiura provocò l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, nella quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente grazie alla sua abilità diplomatica e il suo carisma, con cui riuscì, da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica." [Fonte Wikipedia]

VITA SENTIMENTALE

Nella fiction si vede il Magnifico conteso tra due donne: la nobile Lucrezia Donati (interpretata da Alessandra Mastronardi) e la moglie Clarice Orsini (Synnove Karlsen). Da quanto la storia ci tramanda a far battere il cuore di Lorenzo fu sempre e solo Lucrezia, che lui corteggiò a lungo, sebbene fosse sposata. Ma il loro restò un amore platonico.

Nel 1468, invece, la madre di Lorenzo organizzò il matrimonio del figlio con la nobile romana Clarice Orsini, che diede al Magnifico ben dieci figli-eredi. La loro fu un'unione dettata (come avveniva ai tempi) unicamente da interessi economici e politici, la Orsini era - infatti - di famiglia molto ricca e vicina alla Curia Romana, curia spesso in contrasto con i Medici.
Nella Serie TV  la relazione tra Lorenzo e Clarice viene raccontata come molto solida; tranne qualche fugace passione di Lorenzo per altre donne, nella fiction la coppia sembra trovare sempre la forza di restare unita contro qualsiasi avversità, ma nella realtà Lorenzo non amò mai Clarice e la trascurò a tal punto da spingerla ad un vero e proprio esilio. Lei trascorse buona parte del tempo lontano dal consorte e da palazzo Medici, ritirata in un'austera tenuta in campagna.

ASPETTO FISICO

Gli esami radiografici compiuti sui resti di Lorenzo, hanno messo in rilievo alterazioni dello scheletro considerate come spondilite anchilosante, ovvero un'alterazione della colonna vertebrale. Inoltre tutti i Medici soffrivano di gotta.
Lorenzo veniva descritto così dai suoi temporanei: "di statura mediocre, di viso brutto e di colore negro, con aria grave; la pronuncia a voce roca e poco gradevole, perché pareva parlare col naso"; inoltre: "aveva brutto il viso, la vista corta, le carni nere, le gote schiacciate, la bocca grande fuori dell'ordine". In più il naso era profondamente schiacciato ed il mascellare inferiore sporgente.

Tutto l'opposto dell'aitante e bel Daniel Sharman, Lorenzo era particolarmente brutto. Ma erano il suo portamento, la sua vivacità e il suo grande amore per la cultura a renderlo tanto gradevole e ben accetto.