Il portale Zooniverse ha lanciato la piattaforma Penguin Watch: scopo di questo nuovo progetto è il monitoraggio dei pinguini nell'Antartico attraverso un sistema di oltre 75 telecamere posizionate dagli scienziati inglesi. Studiare le condizioni e lo sviluppo della vita di questi volatili è al centro di Penguin Watch. Il progetto è stato lanciato dagli scienziati della Oxford University e cerca di coinvolgere, attraverso lo sviluppo del concetto di citizen science, il più ampio numero di ricercatori e appassionati.
Il capo ricercatore Tom Hart alla BBC si è detto soddisfatto per il "Coinvolgimento delle persone" in questo progetto; la novità assoluta è che le persone potranno visualizzare i risultati ottenuti dal progetto in tempo reale. Penguin Watch non è il primo portale del genere: dal 2007, grazie ad un'intuizione di Crhis Lintott e altri astronomi, partì il progetto Galaxy Zoo. L'obiettivo era quello di favorire, attraverso la partecipazione di astrofili e amanti dell'astronomia, la classificazione di galassie con l'ausilio delle immagini raccolte dal Telescopio Spaziale Hubble.
Dopo il grande successo di questo primo progetto nacque Zooniverse, che ormai da anni è il portabandiera di questa rivoluzione che vuole portare la scienza nelle case e nei computer di tutti. Dopo la grande partecipazione a Galaxy Zoo sono nati molti siti come Planet Hunters, per l'individuazione di esopianeti; Moon Zoo, per verificare l'età dei crateri lunari e altri portali per il controllo del clima o l'individuazione di oggetti nella fascia di Kuiper. Prima di aderire a questi progetti, si può accedere a tutorial per imparare a classificare le varie immagini, si può inoltre, attraverso blog e forum interni ai portali, confrontare i risultati ottenuti e aprire discussioni sui dati raccolti. Queste realtà hanno prodotto, grazie anche alla supervisione finale di professionisti, diverse ricerche scientifiche. Galaxy Zoo ha pubblicato anche paper sul prestigioso Monthly Notices of The Royal Astronomical Society.
I primi a credere nel concetto di cittadinanza scientifica furono scienziati del calibro di Darwin. Lo scienziato riuscì a elaborare la teoria dell'evoluzione proprio grazie al continuo contatto con i suoi colleghi professioni e non. A testimoniare le corrispondenze del biologo ci sono le lettere raccolte dall'Università di Cambridge. I carteggi tenuti da Darwin riguardavano persone di ogni levatura sociale, da diplomatici ad allevatori. Per uno scienziato impegnarsi nella comunicazione della scienza è diventato fondamentale, creare una corretta alfabetizzazione scientifica può risultare utile a tutti. Nel nostro paese, secondo il rapporto Observa, oltre un quarto degli scienziati non ha rapporti con giornalisti e non ha intenzione di impegnarsi in questo settore.
L'Italia ha lanciato progetti come CSMON-LIFE, che permetterà di raccogliere, grazie alla collaborazione dei cittadini, dati sulla biodiversità del nostro Paese. Il nostro tasso di alfabetizzazione scientifica non è in linea con la media europea. Nel 2014 il 40% degli abitanti nel nostro paese era convinto che il sole fosse un pianeta. Sviluppare progetti di cittadinanza scientifica, a partire dalle scuole potrebbe aiutare a sanare il divario tra noi e le altre realtà europee.
Bisogna vincere questa sfida, non per compiacere l'Europa e i suoi obiettivi, ma per donare ai cittadini la consapevolezza e la meraviglia della scienza.
Gianluigi Marsibilio