Psicologia e Sociologia

Il Metodo Coùè

Migliorare la salute e l’esistenza attraverso l’autosuggestione cosciente

L'azienda per la quale lavorate sta attraversando un momento di difficoltà e vi si prospetta un periodo di cassa integrazione; vostra madre, ormai anziana, necessita di cura e assistenza costanti ed esige che siate voi a fornirgliele; i figli, nonostante gli studi brillanti e le esperienze lavorative alle spalle, non riescono a trovare un impiego fisso che consenta loro l'affrancamento dalla famiglia; la vita di coppia è ormai un lontano ricordo; l'ipertensione e l'iperglicemia vi obbligano a rinunce che rendono la vostra esistenza più aspra: il rischio di lasciarsi travolgere dal pessimismo e dalla sfiducia in una situazione del genere - peraltro oggi piuttosto comune - e d'innescare il meccanismo della profezia che si autoavvera, finendo col trovarsi in una condizione ancora peggiore, è assai alto.

Che fare, allora, per evitare il precipitare degli eventi e, anzi, migliorare la propria esistenza e, per questa via, quella altrui?

Semplice: basta autosuggestionarsi positivamente.

O, almeno, questo è quanto sostiene E. Coùé ne "Il dominio di sé stessi", testo del 1922 nel quale il farmacista francese, celebre per aver scoperto l'effetto placebo, individua nell'autosuggestione cosciente uno strumento efficace nel processo di guarigione dalle malattie nonché nella prevenzione delle medesime.

Coùè identifica l'autosuggestione cosciente con l'immaginazione guidata in senso positivo, e cioè consapevolmente diretta dall'individuo in maniera tale da determinare unicamente gli effetti favorevoli auspicati; in altre parole, il padre della sofrologia (disciplina dedita allo studio dell'armonia e dell'equilibrio della mente) ritiene che sia possibile guarire da una patologia persuadendosi, attraverso l'uso dell'immaginazione, del fatto che ci si ristabilirà sicuramente, così come è convinto che sia possibile raggiungere un qualsiasi obiettivo che riguardi la vita scolastica o lavorativa o sociale semplicemente determinandosi del fatto che lo si conseguirà.

Il metodo suggerito da Coùè è semplice e di facile attuazione: esso consiste nel ripetere venti volte di seguito, sottovoce e in modo automatico, quasi fosse una litania, la frase "oggi, da tutti i punti di vista, vado di bene in meglio" o un'analoga affermazione positiva, tutte le mattine appena svegli e le sere prima di addormentarsi (in quei momenti il corpo è generalmente rilassato e le barriere dell'inconscio si abbassano, consentendo al pensiero positivo di imprimersi in quest'ultimo).

Oltre ad essere una pratica di guarigione, la metodologia Coùè è anche, come suggerito dalla frase-mantra nella parte "da tutti i punti di vista", un metodo di miglioramento personale: convincerci, attraverso la ripetizione meccanica di un mantra, che senza ombra di dubbio otterremo quanto desideriamo in tutti i settori della vita, può migliorare il corso della stessa.

"Volere è potere", dunque, anche se, per il farmacista francese, a essere determinante non è la forza di volontà, la quale invero sovente confligge con l'immaginazione, bensì l'immaginazione, la quale, se ben diretta dal singolo, è in grado di produrre effetti positivi sulla sua vita.

Le tesi di Coùè hanno riscosso immediatamente credito in Inghilterra e negli U.S.A. e si sono affermate in Francia e nel resto d'Europa solo in un secondo momento; ad esse sono riconducibili le teorie sul pensiero positivo, il training autogeno e persino la P.N.L..

Credere di potere guarire dalla malattie o di riuscire, ad esempio, ad ottenere un aumento retributivo con la sola forza dell'immaginazione, appare di certo quantomeno difficoltoso, soprattutto per le menti molto razionali; tuttavia, è innegabile che provare non abbia nessuna conseguenza, essendo il metodo Coùè accessibile a chiunque e a costo zero, privo di effetti collaterali e attuabile in solitudine.

Molto probabilmente, volere fortemente una cosa non sarà bastevole a farcela ottenere, soprattutto per quanto concerne la salute, ma di certo ci sarà d'aiuto ad adoperarci al massimo affinchè si manifestino gli effetti positivi sperati. Non è un mistero che credere fermamente in qualcosa, sparizioni o allentamenti di sofferenze fisiche incluse, abbia l'inspiegabile effetto di riuscire a farci sentire meglio, anche solo temporaneamente. Laddove non arrivano le cure e la forza di volontà, può arrivare il "cavallo pazzo dell'immaginazione".

"Se persuadete voi stessi che potete fare una cosa qualsiasi, purché sia possibile, voi la farete, per quanto difficile essa sia".

Dalila Giglio