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I Bronzi di Riace a colori

Qual era l'aspetto originale dei due Bronzi di Riace?

Come già abbiamo avuto modo di raccontarvi, l'arte antica classica era spesso a colori, e anche i Bronzi di Riace - secondo gli studiosi - erano in origine colorati.

Ma come apparivano ai contemporanei del tempo? E con quali tinte venivano colorate le statue bronzee dell'epoca?

A queste domande si è cercato di rispondere al Meeting Internazionale denominato "Una nuova ricostruzione a colori delle sculture antiche", dove si è celebrato il cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, le meravigliose opere d’arte del V sec. A.C. di provenienza greca, ora esposte, con un nuovo allestimento, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

LA STORIA

I due capolavori vennero ritrovati il 16 agosto 1972, in un perfetto stato di conservazione, sul fondo del Mar Ionio, proprio davanti a Riace Marina da un appassionato subacqueo a 200 metri dalla costa e ad appena 8 metri di profondità.

IL MEETING E NEW YORK

Durante il Meeting è stato presentato un video di grande impatto emotivo realizzato dal Metropolitan Museum, di New York, che sta dedicando alla policromia delle sculture antiche ampio spazio. E proprio nell’esposizione di New York sono state collocate due copie perfette dei Bronzi di Riace, realizzate con delle sofisticate tecnologie a colori.

In parallelo, a Roma è stata presentata una copia perfetta in bronzo della testa della statua del guerriero A, realizzata con un laser scanner a scansione millimetrica e rilievo 3D, che ha mostrato al pubblico i colori originari dell'opera millenaria. Di fatto riportandoci indietro nel tempo, facendoci ammirare le statue in tutto il loro splendore, come appena forgiate.