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Sei Nazioni: origini e storia del prestigioso torneo

Il Guinness Sei Nazioni sta per cominciare, attirando su di sé le attenzioni del mondo intero. Sarà la ventiduesima edizione con l’attuale format. Come nasce, però, la competizione più affascinante del mondo del rugby? Non tutti sanno che in origine non fu pensato come semplice competizione tra sei rappresentative nazionali. Già pochi anni dopo la nascita dello sport, Inghilterra, Galles, Scozia ed Irlanda avevano delle selezioni che si affrontavano tra loro in una serie di test match. Addirittura la vincitrice dell’incontro tra scozzesi e inglesi si aggiudicava la Calcutta Cup, già dal 1879. La prima edizione ufficiale fu giocata nel 1883, con la denominazione di Home Championship. Il titolo andò alla Nazionale inglese. Poco importa, però, chi vinse in quell’anno. Quel che importa realmente è che il torneo ha preso vita; e da allora si è fermato soltanto in concomitanza delle due guerre mondiali.

L’albo d’oro è stato in sostanziale equilibrio e, benché non potessero scendere in campo giocatori professionisti, la competizione suscitò l’interesse dell’Europa continentale. In particolare dei francesi, che a più riprese chiesero di farne parte. Le resistenze degli organizzatori alla fine caddero ed i galletti poterono partecipare per la prima volta nel 1910. Non una gran figura, poiché oltre a non riuscire mai a vincere, ne furono estromessi al termine dell’edizione del 1931. Il motivo? Fu scoperto che dei membri della rappresentativa francese, nel loro club, venivano pagati, rendendoli di fatto dei professionisti. Ci fu, quindi, un ritorno alle origini. Almeno fino alla riammissione dei transalpini nel 1947.

La svolta storica arrivò nel 1954, quando i francesi riuscirono a vincere, se pur a pari merito con Galles e Irlanda. Ancora più storica fu l’edizione del ’73, che definire equilibrata è riduttivo. Tutte e cinque le partecipanti arrivarono a pari punti, conquistando, di fatto, il trofeo. Ed è da qui che il Cinque Nazioni iniziò a far salire vertiginosamente il suo appeal, fino ad arrivare ad essere uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo. Quell’edizione segnò un punto di svolta anche nella storia rugbistica dei galletti, che da quella stagione conobbero una crescita rapida, fino a diventare una vera e propria superpotenza mondiale.

Quand’è, però, che il Sei Nazioni diventa un vero e proprio Sei Nazioni? Le nazioni organizzatrici del massimo torneo di rugby accettarono la richiesta di inserimento dell’Italia nel 1998 rinviando, però, al 2000 la prima partecipazione dello Stivale. Dal nuovo millennio il pubblico iniziò ad assistere al formato che tutti, appassionati e non, conoscono. Le partecipazioni della Nazionale azzurra, tuttavia, faticano tutt’oggi a decollare, seppur il movimento possa vantare una nutrita schiera di atleti. Tanto che negli ultimi anni, soprattutto nel Belpaese, si è discusso di quanto potesse essere utile ritirarsi per qualche anno per poi rientrare. Vale la pena di evidenziare, comunque, che nel registro dei record, però, alla voce “Giocatore con più presenze nel Sei Nazioni” spunta il nome di Sergio Parisse, ex capitano degli Azzurri, con ben 67 presenze. Il nativo di La Plata è stato in grado di mettere il proprio nome accanto a campioni del calibro di Wilkinson, Merceron, Peterson, Jenkins e O’Driscoll.

Dando infine uno sguardo ai numeri dell’albo d’oro, l’Italia è l’unica tra le nazionali partecipanti a non aver vinto il Sei Nazioni. L’ultimo successo della Scozia risale al 1999, la Francia non trionfa dal 2010, l’Irlanda dal 2018, l’Inghilterra dal 2020 e il Galles dallo scorso anno. L’albo vede proprio il Galles in testa per numero di successi a quota 40, davanti all’Inghilterra, 39, Francia, 25, Scozia, 24, Irlanda, 23, e Italia, ferma a 0. Per quanto riguarda gli atleti, Jonny Wilkinson detiene il record di punti in una singola edizione del torneo Sei Nazioni: 89 con l'Inghilterra nel 2001. L'Inghilterra è la formazione che ha totalizzato in più occasioni il Grande Slam (vincendo tutti gli incontri del torneo). È successo ben 13 volte.