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Schiaparelli ed il Monte Olimpo: un’affascinante esplorazione del pianeta rosso

Il pianeta Marte, noto anche come il Pianeta Rosso, è stato da sempre oggetto di fascinazione per l'umanità. Oltre ad essere uno dei pianeti più simili alla Terra, Marte ospita anche diversi fenomeni naturali di grande interesse scientifico, tra cui il Monte Olimpo e la valle Marineris. In questo articolo, ci concentreremo su Schiaparelli ed il Monte Olimpo, due delle caratteristiche più importanti del pianeta.

Schiaparelli: la regione che porta il nome di un famoso astronomo

La regione di Schiaparelli si trova sulla superficie di Marte, nelle vicinanze dell'equatore. Questa regione prende il nome dall'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, il quale, nel 1877, osservò per la prima volta i "canali" di Marte. In realtà, Schiaparelli utilizzò il termine "canali" per indicare le linee scure che aveva visto sulla superficie del pianeta, ma molti studiosi successivi interpretarono questo termine come indicazione di canali artificiali, creando una grande confusione.

La regione di Schiaparelli si estende per oltre 4500 km² e presenta una serie di caratteristiche geologiche molto interessanti. Una delle più importanti è il cratere Schiaparelli, che si trova al centro della regione. Questo cratere ha un diametro di circa 440 km ed è uno dei più grandi crateri presenti sulla superficie di Marte.

Oltre al cratere Schiaparelli, la regione ospita anche una serie di valli, canyon e depressioni, alcune delle quali sono state causate dalla presenza di acqua in passato.

Inoltre, la regione di Schiaparelli ospita anche una serie di vulcani estinti, tra cui il vulcano Hecates Tholus, alto circa 6000 metri. Questo vulcano, insieme ad altri presenti nella regione, è stato attivo tra 3.6 e 3.1 miliardi di anni fa.

Il Monte Olimpo: il vulcano più grande del sistema solare

Il Monte Olimpo, situato nella regione di Tharsis, è senza dubbio uno dei fenomeni naturali più impressionanti della superficie di Marte. Questo vulcano, alto circa 25 km e largo circa 600 km alla base, è il più grande vulcano del sistema solare.

Il Monte Olimpo è stato scoperto nel 1971 dalla sonda spaziale Mariner 9, e da allora è stato oggetto di numerose missioni di esplorazione, tra cui quelle delle sonde Viking, Mars Global Surveyor, Mars Odyssey e Mars Express.

Il vulcano si è formato tra 3 e 1.5 miliardi di anni fa, e la sua attività vulcanica sembra essere cessata da diversi milioni di anni. Attualmente il Monte Olimpo ospita una serie di creste, dirupi e canyon, alcuni dei quali sono stati creati dalla presenza di ghiaccio sulla superficie del pianeta.

Nonostante la sua imponenza, il Monte Olimpo presenta anche una serie di misteri. Ad esempio, gli scienziati si chiedono come sia stato possibile che un vulcano così grande sia potuto formarsi sulla superficie di Marte, la quale non possiede le stesse caratteristiche tettoniche della Terra. Inoltre, non è ancora chiaro se il Monte Olimpo sia attualmente attivo, anche se non ci sono prove di attività vulcanica recente.

L'esplorazione di Schiaparelli ed il Monte Olimpo

L'esplorazione di Marte da parte delle sonde spaziali ha permesso di acquisire una vasta quantità di informazioni sulla superficie del pianeta, tra cui anche quella di Schiaparelli ed il Monte Olimpo. La prima sonda a visitare queste regioni fu la Mariner 9, che nel 1971 fu anche la prima ad orbitare attorno a Marte. Grazie alle immagini acquisite dalla Mariner 9, gli scienziati poterono per la prima volta studiare le caratteristiche della superficie di Marte, compreso il Monte Olimpo.

Negli anni successivi, altre missioni di esplorazione hanno permesso di ottenere ulteriori informazioni sulle regioni di Schiaparelli. La sonda Viking 1, ad esempio, scattò un'immagine dettagliata del cratere Schiaparelli, rivelando una serie di particolari mai visti prima. Nel 2001, la sonda Mars Odyssey scoprì la presenza di grandi quantità di ghiaccio nella regione di Schiaparelli.

Recentemente, il rover Curiosity della NASA ha esplorato la regione di Schiaparelli, raccogliendo dati sui minerali presenti nella zona. Inoltre, anche la sonda europea Mars Express ha studiato il Monte Olimpo, raccogliendo informazioni sulla composizione chimica del vulcano.

L'esplorazione di Schiaparelli ed il Monte Olimpo rappresenta una grande opportunità per comprendere meglio la storia geologica di Marte e per cercare eventuali tracce di vita passata sul pianeta. Le informazioni raccolte dalle missioni di esplorazione possono inoltre aiutare a capire meglio le dinamiche dei vulcani su altri pianeti, e a sviluppare modelli di formazione planetaria.