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Quei Galati erano uomini

Dio aspetta anche coloro che non lo cercano…

Chi di noi vede solo il marmo, chi, nel Galata morente e in quello suicida? Chi di noi crede che non ci sia vita là dentro?

È come se i greci avessero strappato dal cielo la vita dell'aldilà a cui ancora non potevano credere cristianamente, e abbiano potenziato l'unica vita che avevano a disposizione, quella umana, e una vita umana moltiplicata è arte, per questo i Galati sono vivi. Forse stanno per morire, ma è una bugia: questa esistenza ci fa credere che un giorno moriremo, ma loro, i greci, loro non ci credono, e per sopportare il peso della bugia diventano artisti.

Così la spada del Galata suicida mente quando si fa vedere trafiggersi il petto, mente perché in quel petto ci entra con la punta solamente, quasi più per chiamarlo che per ucciderlo, e il Galata è girato, come a dire: "Io non mi uccido, io vinco la morte, io, uomo libero, libero anche di mentire sulla mia sorte che a voi sembra suicidio ma a me dignità e libertà. Questa spada rimane così, non mi uccido, non potrei, un uomo è eterno".

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Il Galata morente? Lui muore veramente? No, perché morendo ha la forza di un ultimo sussulto. Con la sua testa china verso la terra che non c'è, ma che tutti vediamo, perché tutti sappiamo che la terra è sotto di noi, non la terra che ci degrada, ma la terra che ci sorregge, così prima di morire è appoggiato alla terra, e la sa vita fatta di marmo, ancora lo sentiamo pervaderlo.

È un uomo che pensa fino all'ultimo, è un uomo per cui l'ultimo non esiste, è un uomo per cui la vita è stata sentire, e sentire, sentirsi vivere, si poggia al suolo solo per fare un salto più alto.

Possono saltare? Possono. Il marmo, sarebbe pesante se fosse solo un cadavere di pietra, ma non il marmo in mano ai greci, sotto uno scalpello che loro usano come fossero creatori di leggerezza, scolpiscono come la leggerezza di una foglia sull'acqua. Ecco allora la vita leggera, leggera come un sorriso interiore che la malinconia di morire non potrà mai affogare.

La spada è ferma, la terra ci sorregge, Dio aspetta anche coloro che non lo cercano...

Andrea Forte