Dietro l'infarto potrebbe celarsi un batterio: l'Escherichia Coli, la straordinaria scoperta è italiana, e nasce da uno studio condotto da L'Università La Sapienza in collaborazione con il reparto di Cardiologia dell'ospedale di Terni.
Il già noto batterio intestinale, già portatore di altre problematiche a livello gastroenterologico favorirebbe la formazione di coaguli nel sangue ed il conseguente infarto.
Una incredibile scoperta che apre nuovi scenari nel campo della prevenzione e della cura della trombosi coronarica e che nasce da uno studio tutto italiano cui hanno partecipato l'Università La Sapienza di Roma e l'Emodinamica di Terni diretta dal prof. Marcello Dominici, con la collaborazione di un team di cardiologi, interventisti, anatomopatologi, patologi clinici e biologi coordinati dal dott. Francesco Violi, direttore della I Clinica Medica del Policlinico Universitario Umberto I di Roma.
Spiega il dott. Marcello Dominici: "Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista di cardiologia European Heart Journal, è stato condotto su un campione di 150 pazienti arruolati in due centri, la Cardiologia di Terni e il Policlinico Umberto I di Roma, grazie a una collaborazione scientifica in atto da anni. Lo studio ha dimostrato che nella genesi della trombosi coronarica che causa l'infarto un ruolo importante lo gioca l'Escherichia Coli, un batterio di origine prevalentemente intestinale che entra in circolo nel sangue, determina infezione e innesca la coagulazione all'interno della coronaria. Infatti, in quasi tutti i pazienti con infarto esaminati risultava in circolo nel sangue e nel trombo coronarico una grande quantità di questo batterio, che non era presente invece nel cosiddetto gruppo di controllo, cioè nei soggetti non colpiti dalla patologia".
Questa scoperta segna l'inizio di un nuovo capitolo della ricerca, con importanti sviluppi in termini di prevenzione e di prospettive terapeutiche. Potrebbe, infatti, prospettarsi la realizzazione di un vaccino anti-infarto che prevenga il processo di trombosi delle coronarie.
Da oggi, poi, tra i fattori di rischio da tenere sotto controllo per prevenire l'insorgenza delle malattie coronariche ci sono non soltanto l'ipertensione, il fumo, il diabete ed il colesterolo alto, ma anche la presenza di Escherichia Coli nel sangue.
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