Estratto dal nuovo album di Emanuele Scataglini, "Animus et Anima", vi presentiamo il video di "Writing on a Leaf", ovvero "scrivendo su una foglia". Un cortometraggio, come tutti gli altri video presentati da Emanuele Scataglini, attraverso cui prova a raccontare in immagini il tema trattato nel brano stesso.
Il video rappresenta, per Scataglini, un'espressione complementare e aggiuntiva di quello che la canzone esprime. Completare, perché l'atmosfera e le azioni che compaiono nel video non rappresentano in modo didascalico l'argomento espresso dal testo e dalla melodia.
Il video "Writing on a Leaf" vede come protagonista Barbara Rosenberg, che interpreta una parte molto interessante, ispirata al tema della canzone: l'incontro tra il femminile e il maschile.
Nella dimensione dell'amore, attraverso le trasformazioni interiori cui questo sentimento ti porta, avviene sostanzialmente un cambio d'abito, si passa da una personalità ad un'altra, da un estremo al suo opposto, per poi trovare una sintesi.
Barbara Rosenberg così descrive il personaggio da lei interpretato: "Entrare in questo video è stata una sfida molto affascinante. Non avevo un'idea ben precisa di che cosa sarebbe accaduto in questa trasformazione dal maschile al femminile, ma è stato molto interessante scoprirlo proprio fisicamente, attraverso l'utilizzo degli abiti e dei movimenti sulla scena.
Si è trattato proprio uno spogliarsi, metaforico e anche fisico, dei panni precedenti femminili per rivestire quelli maschili.
Dopo aver fatto cadere a terra il mio abito di raso rosa, lentamente ho indossato prima la camicia da uomo, poi la giacca, per arrivare infine al cappello. Mi sembrava di sbucciare un frutto e soltanto nel momento in cui veramente ho percepito su di me gli abiti nuovi, ho potuto sentirmi diversa.
Questo perché il teatro, più di ogni altra disciplina, rende necessaria una fisicità, ma anche un'immaginazione che si libera proprio attraverso il gesto, attraverso l'azione. Sono grata a Emanuele Scataglini di avermi coinvolto in questo lavoro sui brani di Animus et Anima, li trovo molto importanti per la mia esperienza di attrice.
Oltre agli abiti, anche l'utilizzo degli oggetti di scena è stato per me molto importante. Tra questi oggetti ci sono lo specchio e la lanterna, quest'ultima illumina sia la scena che l'interiorità.
Quanto al personaggio da interpretare, ho immaginato che fosse essere fatato che si aggirava all'interno di un bosco, illuminando il sentiero con una piccola luce. Nonostante non ci fossero piante sulla scena, questa creatura dimorava nel bosco, ne percepiva l'odore e il fruscio e si muoveva tranquillo come sentendosi a casa. Questo essere è l'inconscio: l'Animus e l'Anima e il bosco è la nostra mente".