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Corsi di laurea umanistici: a cosa servono e come si sono evoluti

Le lauree umanistiche, soprattutto negli ultimi anni, offrono sempre più corsi di studio e continuano a registrare un alto numero di iscritti.
Rappresentano un bivio che può sembrare insidioso e ricco di pregiudizi che vale la pena sfatare una volta per tutte con la massima trasparenza. Vediamo, allora, qual è la situazione attuale delle facoltà umanistiche nel panorama universitario e lavorativo.

Non esistono solo le lauree scientifiche

Per molti l’indirizzo scientifico sembra essere la sola occasione di collocamento nel mercato del lavoro anche se, come vedremo, la realtà è ben diversa. Non possiamo negare, inoltre, che scegliere una laurea triennale online costituisca un motivo in più per perseguire le proprie ambizioni professionali e, al contempo, continuare a studiare per migliorare l’area delle hard skills sul proprio curriculum.

Le università telematiche e i corsi di laurea triennale online, infatti, stanno diventando il punto di riferimento di molti studenti e lavoratori che, pur continuando a rispettare gli impegni di carriera, decidono di acquisire un “quid” aggiuntivo conseguendo un diploma di laurea.

I vantaggi degli studi umanistici

Dunque, quali sono le facoltà umanistiche più interessanti del momento e perché non bisogna soffermarsi ai pregiudizi circa la loro poca spendibilità sul mercato del lavoro? Ci riferiamo a lauree in ambito politico, sociale e giuridico ma anche ai corsi di studio, online o fisici, per laurearsi in lingue, letteratura, sociologia e pedagogia.

Tutto questo capitale di sapere permette di accedere, in modo facilitato, ai concorsi pubblici ministeriali, soprattutto a fronte degli investimenti stanziati dal Governo per migliorare scuole e infrastrutture pubbliche.

L’evoluzione digital delle lauree umanistiche

Non bisogna dimenticare anche che comunicazione, digital e social sono diventati ambiti con interessanti sbocchi occupazionali. Dopotutto anche le più alte istituzioni assumono esperti in comunicazione e marketing per prendersi cura delle pubbliche relazioni e dei canali istituzionali. Non trovi?

Gli indirizzi umanistici, inoltre, sono ideali per persone dotate di creatività, flessibilità, originalità ed empatia. Sono lauree che permettono di crearsi una formazione a livello storico e letterario, di conoscere dal punto di vista psicologico e sociologico i limiti e le crisi della società e sono anche i corsi che formano i futuri decision maker del futuro.

È ovvio che le lauree umanistiche, di questi anni, sembrano propendere tutte verso il digitale ma questo non deve spaventare. Anche gli ambiti di tutela dei beni culturali e quelli artistici-letterari stanno sperimentando i vantaggi apportati dalla tecnologia e dall’innovazione digitale.

Gli sbocchi occupazionali non dipendono solo dal titolo di studi

Il sapere resta pur sempre il riferimento principale di ogni società per cui, anche se tutto sembra esser diventato così “dinamico” ed “inarrestabile” ci sarà sempre un gran bisogno di esperti in comunicazione, linguistica, pedagogia, psicologia e così via.

Ciò che conta, prima di decidere a quale corso di laurea triennale iscriversi, è avere le idee quantomeno chiare sulle ambizioni. Cosa sogniamo di diventare da grandi? Quali elementi ci occorrono per affermarci sul mercato del lavoro?

Quali sono le nostre migliori attitudini e cosa ci interessa davvero studiare? Porsi queste domande è utile per capire cosa faremo nel post-laurea, ma serve anche a prendere consapevolezza del fatto per cui, un laureato in lingue, può avere le medesime opportunità di carriera di un ingegnere gestionale, se sa dove andarle a cercare.