Arte

Metamorfosidimilano

La città tra le architetture e la vita quotidiana negli anni dal 1959 al 1963

La mostra fotografica di Enrico Cattaneo, a cura di Alessia Locatelli, sarà inaugurata mercoledì 4 febbraio, presso l’Ex-Fornace a Milano.

Grazie a questo Autore, Milano si mostrerà attraverso una serie di immagini risalenti al delicato passaggio fra gli anni cinquanta e sessanta, quando la città è sottoposta ad una forte espansione, che crea ‘nuove’ periferie, ed allo stesso tempo lascia brani di città raccolti in sé stessi, spazi non-luoghi, dove però la vita continua: i bambini giocano nelle cave della Bovisa, gli scolari si dirigono a scuola con i loro bei grembiuli inamidati su strade fangose e le vecchie fabbriche stanno di guardia senza interferire.

Un intenso racconto in bianco e nero, dove i passaggi e i paesaggi, umani, sono scanditi da binari e ciminiere, e sono circondati da sfondi ritagliati dai nuovi edifici in costruzione, dai loro profili incerti e dalle gru che invadono il cielo come matite pronte a ridisegnare l’assetto urbanistico della Milano moderna. Elementi che sottolineano un fermento inarrestabile che si scontra con il silenzio e la distanza di queste zone considerate ormai di confine. Linee di terra, o meglio, tracce di memoria, che identificano il luogo in cui la città è nata e cresciuta; ma che ora lasciano che questa si espanda senza confini definiti, arricchendola di sempre nuove visioni.

Eppure questa ‘archeologia’ fa parte della nostra storia, è la nostra identità. Queste occasioni espositive ci danno dunque la possibilità di conoscere la nostra memoria collettiva, e inoltre, l’occasione di vivere questa nuova Milano, attraverso lo sguardo di un fotografo come Enrico Cattaneo che ha vissuto in prima persona questi momenti e le dinamiche sociali, frutto di questi cambiamenti fisici.

Ogni immagine rappresenta una rispondenza con ciò che sente l’autore: un meccanismo imprescindibile, che sembra andare contro alla presunta ‘meccanicità’ di questo mezzo espressivo che è la fotografia, lascia che Cattaneo trovi ciò che sente in quell’istante, attorno a sé. Questi lavori, che sono opere che oggi verrebbero catalogate sotto il termine “giovanili”, riescono nientemeno, che a rappresentare efficacemente e senza filtri, una situazione vissuta in prima persona, ma che allo stesso tempo documenta una disgregazione urbanistica che influenzò la società nella sua totalità: dunque un racconto anche sociale.

Per chi vive Milano ogni giorno, anche in maniera distratta e frettolosa, la mostra ricorda il percorso che ha dato vita e forma alla città lombarda, per essere quello che è oggi.

All’esposizione non mancheranno nemmeno una serie di scatti più recenti, che completano il profilo del nostro autore.

Questa mostra, nell'anno di Expo, rappresenterà un omaggio a Milano, attraverso la celebrazione di un grande fotografo e cittadino, soprattutto; ma anche un’opportunità per gli abitanti della città meneghina di mostrare al mondo la Milano che fu, sede di un evento così importante.

Dettagli pratici:

L’esposizione si terrà negli spazi Ex-Fornace, Alzaia Naviglio Pavese 16, a Milano (MM - Porta Genova) e resterà aperta fino al 22 febbraio 2015

Gli orari saranno dal lunedì al venerdì, 9-12:30/13:30-17, mentre 11-19 continuato, il sabato e la domenica.

Annalisa Bertani