Storia

I have a dream!

Cinquant’anni fa, la mattina del 28 agosto 1963, lo storico discorso di Martin Luther King… al mondo

Cinquant’anni fa, la mattina del 28 agosto 1963, oltre 200 mila persone, a Washington, parteciparono ad una delle più grandi manifestazioni politiche mai avvenute negli Stati Uniti. Ad organizzarla furono i leader delle principali organizzazioni per la lotta alla segregazione razziale, tra cui Martin Luther King, pastore protestante che allora aveva 34 anni.

Al culmine della marcia King si rivolse alla folla, davanti al Lincoln Memorial, con un lungo discorso entrato nella storia e reso celebre da una frase che ancora oggi richiama ai principi di eguaglianza sociale e libertà: “I have a dream!”.

In un breve estratto di questo lungo monologo vi è tutta la sintesi della lotta intrapresa da Martin Luther King per garantire ai neri d’America gli stessi diritti dei bianchi; ma sono parole che risuonano attuali, anche oggi, per chiunque creda nella fratellanza tra i popoli e le persone: “…amici miei”, disse l’attivista, “anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali”.

Nel 1963 la rivista Time scelse Martin Luther King come personaggio dell’anno e nel 1964 il leader nero ottenne il Premio Nobel per la Pace.

Martin Luther King tenne il suo ultimo discorso nella città di Memphis nel 1968, il giorno prima di essere assassinato da James Earl Ray, un criminale di basso profilo che anni dopo, in carcere, confessò di essere stato assoldato dal Ku Klux Klan per circa 62.000 dollari. Ray sparò con un fucile di precisione colpendo King alla testa. Era il 4 aprile. Al momento dell’uccisione il pastore protestante si trovava da solo sul balcone al secondo piano del Motel Lorraine.