Arte

Henry Moore a Roma

75 opere esposte, tra sculture in pietra e bronzo, disegni, acquerelli e stampe… organizzate in 5 aree tematiche

Dopo quasi vent'anni, Henry Moore è tornato in mostra in Italia, nelle aule splendide e recentemente restaurate delle Terme di Diocleziano a Roma.

La mostra, curata da Chris Stephens e Davide Colombo e promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma, in collaborazione con Tate e con Electa, durerà fino al 10 gennaio.

Le settantacinque opere esposte, tra sculture in pietra e bronzo, disegni, acquerelli e stampe, sono organizzate in cinque aree tematiche che affrontano il percorso creativo e i principali temi e soggetti protagonisti dell'arte di Moore.

La mostra si apre con la sezione dedicata all'esposizione del moderno, seguono le aree dedicate alla seconda guerra mondiale e al tema della maternità, mentre infine non possono mancare alcuni tra i soggetti principali dello scultore: le figure distese e le gigantesche statue esposte negli spazi pubblici.

L'esposizione inoltre, vista la sede in cui è ospitata, risulta essere un perfetto connubio tra antico e moderno, dove le celebri figure bronzee dell'artista si incontrano con statue e ritratti di età imperiale, dove i disegni raffiguranti madri e figli convivono con maestosi mosaici, dove le celebri maschere ispirate all'arte primitiva sono circondate dagli antichi sarcofagi scolpiti.

Una mostra in cui, sotto le volte a crociera delle imponenti terme, surrealismo e storia si sposano perfettamente.

Cinzia Colantoni