L’8 ottobre si apre la mostra dedicata all’artista Alberto Giacometti, alla Galleria d’Arte Moderna di Milano. Le opere saranno esposte sino al primo febbraio 2015.
Da sempre la scultura, la pittura o il disegno hanno rappresentato per me degli strumenti per rendermi conto della mia visione del mondo esterno e soprattutto del viso e dell’insieme dell’essere umano o, più semplicemente, dei miei simili.
Alberto Giacometti
Giacometti nasce il 10 ottobre 1901 a Borgonovo, piccolo paese della Svizzera italiana. Avviato alla professione artistica dal padre, pittore e incisore impressionista; sin dall’infanzia inizia a disegnare delle storie e spesso ritrae i componenti della sua famiglia, a sottolineare la forte predilezione per la figura umana che caratterizzerà tutta la sua produzione.
Nel 1920 accompagna il genitore alla Biennale di Venezia e coglie l’occasione per visitare altre città italiane come Roma e Firenze, dove ha modo di entrare in contatto con l’arte della nostra Penisola. Due anni dopo decide d’iscriversi all’Académie de la Grande Chaumière a Parigi, per approfondire le sue conoscenze sulla tecnica scultorea; e dove ha l’occasione di entrare in contatto con quell’atmosfera culturale in cui orbitavano artisti come Modigliani, Chagall, Matisse e Picasso, che influenzeranno il suo lavoro con elementi dell’arte africana, oceanica e dell’esperienza cubista.
Negli anni Trenta Giacometti aderisce al gruppo dei surrealisti, di cui facevano parte personalità come Dalì, Magritte, Ernst e Mirò. La dimensione dell’inconscio e del simbolo entrano così a far parte del suo percorso artistico, dando vita alle sue ricerche sullo spazio e i suoi limiti, che prendono vita con la serie Oggetti mobili e muti.
E’ però alla metà degli anni Quaranta, con il ritorno in Svizzera, che l’artista sviluppa il suo originalissimo e personalissimo linguaggio, caratterizzato da figure umane esilissime, dove la materia prende vita attorno alle linee vitali che danno forma a questi personaggi.
A questo grande scultore e pittore, la Galleria d’Arte Moderna di Milano dedicherà una mostra monografica composta da sessanta opere provenienti dalla ‘Fondazione Alberto e Annette Giacometti’ di Parigi. Saranno presenti alcuni dei suoi capolavori, come Boule suspendue, La cage e la Femme qui marche, oltre a disegni e dipinti, che aiuteranno il visitatore a ripercorrere la carriera dell’artista dagli esordi svizzeri, fino alla piena maturità: un percorso cronologico che si articola in cinque sezioni, costituite a loro volta da diversi gruppi tematici.
A cura di Catherine Grenier, direttore e capo-curatore della Fondazione Giacometti, l’esposizione sarà solo la prima di quattro grandi mostre che verranno dedicate alla scultura all’interno degli spazi della GAM di Milano.
Annalisa Bertani