Cinema ENTERTAINMENT

Edge of Tomorrow

Tom Cruise e l’action movie

Il cinema action ormai è affare di Tom Cruise.

Paradossalmente, infatti, nonostante la sua sfavillante carriera iniziale da attore impegnato – apprezzatissima e costellata da ruoli iconici – oggigiorno è difficile collegare il suo nome a pellicole autoriali o generalmente drammatiche.

Discorso, invece, esattamente opposto per quanto riguarda gli action movie, partendo dai più cult Mission Impossible, passando dal più recente ed eccellente Jack Rearcher fino ad arrivare a questo ottimo Edge of Tomorrow, dove commedia, azione e sci-fi vengono miscelate insieme in una sceneggiatura divertente e mai monotona.

La storia, al primo impatto, appare come la più semplice e sfruttata nel genere fantascientifico: una minaccia  aliena, chiamata Mimics, comincia improvvisamente ad attaccare la razza umana, avanzando in modo massiccio, repentino e violento.

In poco tempo riesce a conquistare la maggior parte del continente europeo, lasciando pochi avamposti ancora intatti. C’è quindi bisogno di una contro offensiva tanto massiccia quanto lo è stata la loro, e così gli eserciti mondiali decidono di mettere in atto un grande attacco congiunto in territorio francese. In tale operazione sarà costretto a prendere parte anche il Maggiore William Cage, che poco dopo essere stato sganciato sul territorio avversario, non avendo alcun tipo di esperienza in combattimento, verrà brutalmente ucciso da un Mimic.

Muori. Ripeti.

Cage si sveglia nel campo militare dove si trovava la mattina prima dell’attacco, conscio di quanto vissuto precedentemente ma inconsapevole di come sia potuta accadere una cosa del genere. E la storia non appare più tanto semplice.

Tratto dalla Light Novel giapponese “All you need is kill” – che in sostanza è una sorta di romanzo illustrato – Edge of Tomorrow è un film completo e funzionante in ogni singola sua parte, partendo dalla sceneggiatura di Christopher McQuarrie (I soliti sospetti), pregna di ironia e con trovate stilistiche intelligenti, atte a non snaturare la bellezza di una storia incentrata su di in loop temporale.

Se prima era stato Looper di Rian Johnson a focalizzare la sceneggiatura più sui personaggi che sull’intrigo del loop, qui McQuarrie compie una maestria simile, riuscendo a creare una storia dove tutto alla fine va al suo posto, coeso e interessante, con cambi di punti di vista costanti tra i protagonisti e riuscendo a catturare lo spettatore per l’intera durata del film. A tal proposito bisogna anche rendere merito alla buona visione di Doug Liman, dato che raccontando una sceneggiatura incentrata sul ripetersi di situazioni, la regia non risulta mai ripetitiva, e anzi, proprio usufruendo dei cambi di punti di vista già citati, appare abbracciare in toto e alla perfezione la visione cartacea di McQuarrie. In sostanza, sceneggiatura e regia sono una al servizio dell’altra, così come Tom Cruise ed Emily Blunt creano su schermo un duetto acion-comedy come pochi se ne vedevano da anni, affiatati, divertiti e tosti.

Per concludere, Edge of Tomorrow è quanto di meglio la sci-fi moderna possa regalare, sia per quanto riguarda il puro intrattenimento, sia la questione qualità, che molto spesso in questo genere di produzioni manca. Il film di Doug Liman è sostanzialmente completo, sia nell’anima che nel corpo, e assieme a pochi altri esponenti del genere è in vetta alla migliore fantascienza odierna.

Dopo la prima visione, poi, Vedi. Rivedi. Ripeti.

Luca Ceccotti