Si stanno festeggiando oggi a Berlino i 25 anni dalla caduta del Muro che divideva la parte Est da quella Ovest.
Angela Merkel, sorridendo con un gesto spontaneo, passato quasi inosservato, ha aperto il varco alla gente, chiusa dalle balaustre, perché potesse accedere a quello che ormai è un monumento storico, alla Bernauer Strasse.
E’ trascorso un quarto di secolo da quei giorni tumultuosi che portarono alla caduta del Muro di Berlino. Settimane in cui si susseguirono veementi proteste contro quella barriera che da ben 28 anni limitava la libertà, separando affetti, famiglie e un popolo intero. Uno scempio nella storia dell’umanità che fu abbattuto la sera del 9 Novembre 1989 al primo segno di resa del governo della Germania dell’Est. La resa all’infinito desiderio di unità e di libertà dei cittadini berlinesi.
Il governo dell’Est cedette alle pressioni, e al vento nuovo che spirava in Europa – anche grazie a Papa Wojtyla e alla Perestroika di Michail Gorbaciov – ed emanò lo storico annuncio: si poteva, finalmente, attraversare il muro senza il timore di essere uccisi o incarcerati. Fu come aprire il Vaso di Pandora: la gente scese in strada e decise che quel muro non serviva più. Non si accontentò di attraversarlo, quello stesso giorno stabilì di buttarlo giù a picconate.
25 anni dopo, molte cose sono cambiate in Europa e nel mondo. Altre barriere sono crollate e importanti unioni si sono sugellate, eppure nuove ombre – crisi economica, intenti nazionalistici e odio – aleggiano sul vecchio continente.
Proprio uno degli straordinari protagonisti di allora, l’ex Presidente dell’Unione Sovietica Michail Gorbaciov – presente a Berlino per commemorare l’evento – ha raccontato l’esperienza di quel lontano 1989 ed espresso timori per gli echi di una nuova Guerra Fredda, che si sta affacciando alle porte. La crisi Ucraina (proprio di oggi la notizia di nuovi scontri a Donestsk) – infatti – sta riportando alla luce le vecchie tensioni tra Stati Uniti e Russia.
”Nuovi problemi in Europa fanno tornare indietro al contesto di allora, ma cose del genere non hanno futuro. Da qui oggi arriva un momento di speranza”, ha detto stamane l’oratore che ha aperto il momento commemorativo, Erhart Neubert.
Angela Merkel ha, poi, sottolineato: ”non solo gioia ma soprattutto un senso di responsabilità” del popolo tedesco.
”Noi abbiamo la forza di volgere le cose al bene: questo è il messaggio del Muro di Berlino. La sua caduta trasmette un messaggio di fiducia nel fatto che altri muri possono essere demoliti: i muri delle dittature, i muri della violenza, i muri dell’ideologia, e i muri dell’inimicizia”, ha aggiunto la cancelliera.
“Il monumento sul Muro di Berlino mostra quale grande fortuna e quale regalo sia poter vivere oggi nel nostro continente, uniti pacificamente in un ordine sociale ed economico. Oggi nell’Ue 28 stati condividono gli stessi valori: la libertà di espressione, la libertà di stampa, la libertà di fede, la libertà di viaggio. Tutti principi elementari e diritti dell’umanità”.
Foto credit: Tom Stoddart