INTERVISTE Musica

La musica italiana rivista da Chiara Civello e Nicola Conte

Intervista ai due artisti all’Eutropia Festival a Roma

A Maggio del 2014 è uscito Canzoni, di Chiara Civello, prodotto da Nicola Conte.

L'album è composto da 17 riletture, all'inglese cover di brani italiani, che vanno dagli anni '60 de “il Mondo” e “Sigaretta”, al rock italiano dei Negramaro e Vasco Rossi, dalle elettroniche dei Subsonica, passando per Sergio Endrigo e Lucio Battisti. Il disco vede la partecipazione di ospiti internazionali come Gilberto Gil, Esperanza Spalding, Ana Carolina, il sassofonista Magnus Lindgren, il batterista Teppo Makynen, il bassista Luca Alemanno, il pianista Pietro Lussu, e il chitarrista Guilherme Monteiro.

All'uscita Canzoni è andato direttamente al primo posto della classifica jazz di i-Tunes, ed è entrato così nella top 20 degli album più venduti della settimana, Top of the Music Fimi/GFK.

Nicola Conte è Deejay e produttore spazia dal Nu Jazz all'Acid (di cui è stato uno dei precursori), alle colonne sonore italiane, frequenta la Bossa Nova lasciando un occhio alla tradizione jazzistica. Si impone sulla scena internazionale già con il suo primo album Jet Sounds anche con I Thyevery Corporation che lo usano in una delle K7. Dal 2001 è produttore. Collabora con jazzisti come Gianluca Petrella e Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Nicola Stilo e altri ancora.

Nel 2008, esce l'album Rituals, nel quale incide due canzoni come cantante Chiara Civello. Nicola esce poi con altri due dischi Free Souls, con inediti e rivisitazioni. Quindi produce Canzoni con Chiara Civello, cantautrice romana fattasi notare già con il primo disco Last Quarter Moon edl 2005 per la Verve (se vi sembra poco).

Li incontriamo all'Eutropia Festival a Roma alla presentazione del live e ci scambiamo due chiacchiere.

Questo il REPORT:

- Daniele De Sanctis: Ciao Nicola. Ciao Chiara. Raccontatemi come nasce questo disco.

Nicola Conte: Io Chiara l'ho contattata nel 2006 quando ho sentito Last Quarter, me ne sono innamorato, era la voce che cercavo, così naturale e profonda. Un amore immediato.

Chiara Civello: Sì, sì, è un amore lungo, come tutti i grandi amori (ride, ndr). Nicola mi ha chiamata quando registrava il suo disco Rituals “vieni a cantare?” mi disse. Io sono andata a Bari per due canzoni, il suono che ne uscì mi piacque moltissimo. Poi varie strade e quattro dischi dopo in giro per il mondo, avevo voglia d'Italia, dei miei suoni, di quello che piaceva a me, volevo riversare quello che avevo assorbito, nella musica italiana. Mettere assieme il jazz ed il soul alla Bossa Nova. Cercavo il produttore. Ma non uno qualsiasi. Uno che avesse il mio sound in testa e la stessa intensità. E, allora, ho chiamato io Nicola.

Nicola: Non ho fatto molta musica italiana, o almeno non in questo senso, ma mi fidavo di lei e della sua voce, quando me l'ha chiesto non ci ho pensato su nemmeno troppo... Ho detto di sì, quasi per istinto.

- Daniele: Come avete scelto la scaletta?

Chiara: Io avevo almeno 22 pezzi in testa e nel cuore... Li sparavo a raffica e Nicola cercava di capire quali potevano essere miei, reinterpretati.

Nicola: Una sessione infinita una mitraglia, tra classici e intimi tutta una serie di brani. Ho solo messo dei paletti... Questa sì, e questa no! L'ho  calmata. Abbiamo creato questo scheletro nel senso che andava tutto reso più magico, più adatto alla sua voce. Non c'è stata gerarchia volevamo solo fare un disco bellissimo.

- Daniele: E incantevole o Vasco Rossi?

Chiara: Perché all'estero conoscono solamente le canzoni fino a Modugno...

Nicola: Abbiamo pensato che ci sono canzoni che comunque ci rappresentano. Il sound è cambiato, non è che l'Italia sia rimasta a guardare, abbiamo bellissimi brani rock, o elettronici, vedi Negramaro e Subsonica.

Chiara: Quindi abbiamo inserito Vasco, Capossela e Paolo Conte...

- Daniele: Capossela me l'aspettavo lui ha uno stile che si adatta. Ma con il rock ed i Subsonica mi avete sorpreso. In positivo è ovvio...

Chiara (ride, ndr): Abbiamo pensato di integrare queste canzoni con suoni nuovi. Si va via in purezza, con semplicità. Nicola mi ha cucito addosso un sound unico. E con la band è un piacere infinito suonare. Con loro è sempre una festa!

- Daniele: Chiara tu ti sei esibita con moltissimi jazzisti e musicisti importanti, ce ne vuoi parlare?

Chiara: A parte che sono dei mostri di bravura... loro la conosco bene la musica vera, ce l'hanno come Nicola nel Dna. Per loro quanto per me, la vita, è un unione di suoni...

- Daniele: La sfida più difficile incontrata nel produrre il disco?

Nicola: Certamente, attualizzare brani come “il Mondo” o “Io che non vivo senza te”. Questa è stata davvero una bella sfida ed io spero che il risultato vi piaccia.

- Daniele: Sicuramente è un bellissimo album...

Nicola e Chiara assieme: Ne faremo un altro, allora...

- Daniele: Al prossima, quindi...

Daniele De Sanctis