Arte CULTURA

Banksy e la Street Art

Tutto sulla mostra dedicata allo street artist, più un commento di Sabina de Gregori

Banksy è una delle figure più discusse, dibattute e acclamate dei nostri tempi, il suo anonimato ha catturato l’attenzione del pubblico internazionale già dalla fine degli anni Novanta.

È un artista urbano che utilizza una vasta gamma di supporti, dalla pittura su tela, alle serigrafie e sculture, alle grandi installazioni, creando delle scenografie animate in cui ha coinvolto, occasionalmente, anche animali viventi.

I suoi lavori sono caratterizzati da umorismo e umanità, e intendono dare voce alle masse e a chi, altrimenti, non sarebbe ascoltato da nessuno. Un esempio è il suo recente commento alla crisi dei rifugiati: un grande stencil fuori l’ambasciata francese di Londra.

Il suo anonimato e il suo rifiuto a conformarsi spiegano la difficoltà a inquadrare e definire un artista di tale portata; proprio per questo, non è mai stata esposta all’interno di un museo privato, una rassegna delle sue opere.

Anche se l'artista mantiene il pieno anonimato, si pensa che Banksy sia nato a Bristol nel 1974.

Partendo dalla scena metropolitana della città inglese, l’artista, per necessità di creare opere di grandi dimensioni in poco tempo, ha unito il graffiti writing allo stencil, creando il suo stile che lo distingue da chiunque altro.

Nei suoi lavori, dai murales alla scultura all’installazione, Banksy esprime un commento satirico, sociale e politico giocando e traendo spunto dal contesto nel quale si trovano le sue opere.

La prima mostra dell'artista si è tenuta a Bristol nel 2000 al Severn Shed.

Nel 2002, Banksy ha esposto alla 33 1/3 Gallery di Los Angeles e l’anno seguente è stato incaricato di disegnare due copertine dell’album Think Tank dei Blur.

Il lavoro di Banksy si espande a livello internazionale: lungo la striscia di Gaza, sul versante palestinese, ha dipinto nove immagini.

Nell’estate 2009 si “è impossessato” del Bristol Museum & Art Gallery con una mostra che ha attratto oltre 300.000 visitatori.

L'artista ha inoltre realizzato un film documentario “Exit Through The Gift Shop”, ottenendo una nomination agli Oscar.

Ad oggi, nessuna galleria rappresenta in maniera esclusiva Banksy.

Nel 2013 ha realizzato un progetto situazionista a New York chiamato “Better Out Than In”: in una delle varie attività sparse per la città ha venduto le sue tele su una bancarella per 60 dollari ai turisti.

Il 2015 ha visto l'apertura di Dismaland: un grande parco a tema da lui rinominato “Bemusement Park”, il contrario del parco divertimenti, dove visitatori di ogni età e provenienza sono stati accolti da uno staff depresso e poco collaborativo.

All’interno del parco una mostra, curata dallo stesso Banksy, ha riunito artisti di grande rilievo, tra cui Damien Hirst e Axel Void.